NORME E INCENTIVI
  • Il Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 11/01/2013, G.U. 12/02/2013, n. 36, fissa le disposizioni applicative necessarie a disciplinare la fruizione dei contributi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2.
    La Legge Sviluppo (n. 134/2012) prevede una misura per promuovere la mobilità sostenibile anche mediante contributi statali per l'acquisto di veicoli a basse emissioni complessive (BEC).
    Le agevolazioni per l’acquisto di veicoli sono operative nel triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro.
    La misura, con finalità ambientale e carattere sperimentale, è rivolta prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico.
    Per l’accesso agli incentivi previsti dalla Legge Crescita, l'avvio delle immatricolazioni di veicoli a basse emissioni complessive potrà avvenire dal trentesimo giorno successivo alla entrata in vigore del relativo decreto attuativo.
    I contributi puntano a favorire l’acquisto di veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) con emissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.
    In questo modo è incentivata la diffusione di veicoli a basse emissioni sia di sostanze “climalteranti”, come la CO2, sia di altre sostanze inquinanti, soprattutto nel contesto urbano, come il particolato e gli ossidi di azoto e zolfo.
    Dato il carattere sperimentale della misura, non vengono privilegiate particolari
  • tecnologie, ma si rimanda ai limiti oggettivi di emissione, nel rispetto delle ultime raccomandazioni sulla “neutralità tecnologica” espresse dalla Commissione Europea (CARS 21) e dall’Ocse.
    Con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento urbano, sono ammesse agli incentivi diverse categorie di veicoli:
    • automobili
    • veicoli commerciali leggeri
    • ciclomotori e motocicli a due e tre ruote
    • quadricicli.
    Gli incentivi sono rivolti prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea ecc.) per supportare lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte pubbliche e private, in virtù:
    • delle alte percorrenze medie chilometriche di queste tipologie di veicoli
    • della maggiore programmabilità delle percorrenze
    • dell’effetto promozionale dei veicoli pubblici sull’utenza privata, che manifesta ancora alcune diffidenze sui veicoli a basse emissioni rispetto a costi di acquisto, prestazioni e facilità di rifornimento/ricarica.

    Per massimizzare l’efficienza della misura dal punto di vista ambientale, la maggior
  • parte delle risorse disponibili è subordinata alla rottamazione di un veicolo più vecchio di dieci anni.
    Fanno eccezione solo i fondi destinati ai veicoli con emissioni non superiori a 95 g/km (essenzialmente elettrici e ibridi) che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cittadini, vista la minore diffusione di questi veicoli.
    Gli incentivi all’acquisto di veicoli rientrano in un più ampio programma nazionale a sostegno della mobilità sostenibile che prevede, tra l’altro, un Piano per potenziare le reti di ricarica per i veicoli elettrici.
    Il fondo statale per favorire l’acquisto di veicoli prevede lo stanziamento (in base alla Legge di stabilità 2013) di 40 milioni di euro per il 2013, 35 milioni di euro per il 2014 e 45 milioni di euro per il 2015.
    Per il 2013 in particolare i fondi sono ripartiti come segue:
    • 4,5 milioni di euro per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, con una quota pari a 1,5 milioni di euro riservata all’acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km;
    • 35,5 milioni di euro per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con le seguenti
  • riserve:
    - 7 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
    - 3,5 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km.
    La ripartizione delle risorse per il 2014 e il 2015 viene di volta in volta rideterminata in base all’andamento registrato nell’anno precedente, attraverso un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato entro il 15 gennaio di ciascun anno.
    Per i veicoli acquistati nel 2013 e nel 2014:
    • il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 20% del costo (prima delle imposte), risultante dal contratto di acquisto, con un tetto massimo di:
    - 5.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
    - 4.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
    - 2.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
    Per i veicoli acquistati nel 2015
    • il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 15% del costo (prima delle imposte), risultante dal contratto di acquisto, con un tetto massimo di:
    - 3.500€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
    - 3.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
    - 1.800€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
    Il contributo può essere erogato solo per veicoli nuovi (NON precedentemente immatricolati).
  • Per poter accedere alle risorse riservate ai soli casi in cui sia prevista la contestuale rottamazione di un veicolo obsoleto (accessibili solo ai veicoli per uso di terzi o utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’esercizio di imprese, cfr. sopra) per ottenere l’incentivo è necessario che:
    • venga contestualmente rottamato un veicolo della stessa tipologia di quello acquistato (per esempio ciclomotore con ciclomotore, motociclo con motociclo, auto con auto, veicolo commerciale con veicolo commerciale, ecc.)
    • il veicolo rottamato sia più vecchio di dieci anni;
    • il veicolo rottamato sia già di proprietà, da almeno 12 mesi prima del nuovo acquisto, del soggetto acquirente o di un suo familiare convivente alla data di acquisto o, nel caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, che sia intestato da almeno 12 mesi al soggetto utilizzatore del veicolo o ad un familiare convivente.
    Il contributo, ripartito in parti uguali tra uno sconto del venditore e il contributo statale, viene corrisposto direttamente dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.
    Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo, ricevendo dallo stesso la documentazione necessaria, e recuperano successivamente tale importo sotto forma di credito d’imposta.
    Il venditore, per la prenotazione dei contributi, deve preventivamente registrarsi all'area rivenditori, ricevendo le credenziali per accedere alla piattaforma di
  • prenotazione.
    Il venditore, una volta definito con l’acquirente il veicolo e il suo prezzo finale, accede alla piattaforma di prenotazione, inserisce i dati del veicolo e dell’acquirente e verifica la disponibilità di risorse.
    Se la verifica dà risultato positivo, viene emessa automaticamente dalla piattaforma, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di prenotazione e l’operazione viene considerata avviata.
    Entro 90 giorni dalla prenotazione, pena il mancato riconoscimento del contributo statale, i venditori consegnano il veicolo e confermano l’operazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato e caricando sulla piattaforma la relativa documentazione.
    I venditori, entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il mancato riconoscimento del contributo statale, hanno l’obbligo di consegnare il veicolo usato a un demolitore e di provvedere direttamente alla richiesta di radiazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista.
    Sia l’acquirente che il venditore devono essere consapevoli che il mancato rispetto delle suddette scadenze comporta la perdita del diritto al contributo prenotato.
    I veicoli usati non possono essere rimessi in circolazione e devono essere consegnati o alle case costruttrici o ai centri appositamente autorizzati, anche convenzionati con le stesse, al fine della messa in sicurezza, della demolizione, del
  • recupero di materiali e della rottamazione.
    Il venditore può scegliere se partecipare o meno all’iniziativa, registrandosi sull’apposita piattaforma.
    L’acquirente che desidera usufruire dei contributi deve preventivamente verificare presso il rivenditore l’adesione da parte di quest’ultimo e la relativa disponibilità di risorse.

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